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Immigrazione, allarme minori senza accompagnamento. In Italia sono 13 mila

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di Dario Cataldo

 

 

   Rispetto all’anno trascorso, l’ondata di persone in fuga dalla guerra,  dalla fame e dalla dittatura ha subito un ridimensionamento al ribasso. Con l’arrivo della bella stagione e le condizioni idonee alle lunghe traversate lungo il Mediterraneo, cresce però la preoccupazione per la gestione di nuovi flussi migratori.

 

   Il dato che più inquieta è rilasciato dal Viminale e che, aldilà delle ondate di profughi, fa luce su una situazione spesso dimenticata: i minorenni soli giunti in territorio Italiano, sono ben 13 mila.

 

  Come ha esposto Mario Morcone, Capo del Dipartimento Immigrazione del Viminale, durante i lavori della Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza, trattamento e identificazione dei migranti: “Dal primo gennaio ad oggi gli arrivi via mare hanno fatto registrare una diminuzione intorno al 13%, tendenza per adesso è questa ma io non mi fido di certe percentuali, che dipendono da tutta una serie di variabili difficilmente prevedibili e che non ci lasciano tranquilli, specie in vista della stagione estiva che ci porterà significativi disagi. In ogni caso, siamo pronti e stiamo lavorando ai vari interventi”.

 

   Quello che preoccupa e non poco è piuttosto la situazione dei tanti minorenni stranieri lasciati in preda al proprio destino, senza una guida e letteralmente allo sbaraglio. Come sottolinea Morcone, “la loro presenza è imponente”, per la quale è richiesta la massima attenzione volta al loro bene.

 

   In particolare, la Sicilia è la regione con la concentrazione più incisiva – con circa 4000 minorenni. A seguire la Calabria, la Puglia e la Lombardia.

 

   La moltitudine di migranti senza accompagnamento deve essere tutelata con iniziative concrete, nell’attesa che si metta in moto – si spera –  la macchina politica. Ecco che per venerdì prossimo è previsto un incontro con il Coni per la sottoscrizione di un accordo che prevede l’utilizzo delle loro strutture per consentire ai tanti minori senza patrocinio di fare sport in tutte le città italiane.

 

   Da qualcosa bisognerà pur partire per evitare che soggetti così piccoli e indifesi cadano nella rete di coloro i quali potrebbero sfruttarli per interessi loschi e di dubbia moralità.

 

 

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