Emergenza crack: inaugurato a Palermo il primo centro di pronta accoglienza, ma “è solo il primo passo”

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Alcuni giorni fa, a Palermo, è stato inaugurato dal presidente della Regione, Renato Schifani, il “Centro di pronta accoglienza”, con lo scopo di aiutare le persone con dipendenza da droghe, in particolare crack e cocaina.

La nuova struttura si trova all’interno dell’edificio 13 del presidio Pisani di via Gaetano La Loggia dell’Asp di Palermo e offre assistenza diretta, immediato trattamento, supporto medico-sanitario e sociale.

Nella struttura sono presenti tredici posti estendibili a quindici con alcune camere singole e altre con la possibilità di un doppio posto letto, messo a disposizione per eventuale ricovero di minorenni in compagnia di un genitore.

Alla inaugurazione della struttura, che si estende su una superficie di 800 m, erano presenti: il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla; il prefetto, Massimo Mariani; il questore, Vito Calvino; il comandante provinciale dei carabinieri, Luciano Magrini; il comandante provinciale della guardia di finanza, Domenico Napolitano; il presidente del Tribunale di sorveglianza, Nicola Mazzamuto; il procuratore regionale della Corte dei conti, Pino Zingale; il vicepresidente della Commissione regionale Antimafia, Ismaele La Vardera; il commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni.

Regione Siciliana e Asp insieme per combattere l’emergenza crack

Il progetto pilota, primo in Sicilia e tra i primi in Italia a gestione diretta di un’Azienda sanitaria, è stato finanziato con poco più di 2 milioni di euro per 2 anni (per metà dell’area Salute mentale del Piano sanitario nazionale 2022), messe a disposizione dall’assessorato regionale della Salute e per la restante parte dall’Asp di Palermo.

“Oggi abbiamo un centro di accoglienza con una troupe di operatori molto qualificati che daranno speranza ai giovani e anche alle loro famiglie. E’ un successo del Presidente della Regione che ha voluto fortemente questa struttura, inoltre si tratta di una esperienza tutta siciliana che in questo momento non ha eguali nel resto della nazione”- ha spiegato Daniela Faraoni , commissario straordinario dell’Asp di Palermo.

“Oggi è un passo in avanti ma guai a pensare che è un punto di arrivo… l’obiettivo è l’approvazione del disegno di legge contro il crack. – ha sottolineato Ismaele La Vardera, vicepresidente della Commissione regionale Antimafia

Durante l’inaugurazione era presente Francesco Zavatteri, farmacista, che ha perso il figlio diciannovenne, Giulio, proprio a causa di un’overdose di crack.

« Pur rimanendo un punto di partenza importantissimo, un grande passo avanti nella lotta contro le dipendenze da droghe , questo centro,  che rappresenta una unità di crisi ,una struttura in cui è previsto il ricovero dei ragazzi in crisi di astinenza da crack o altro – mi spiega Francesco Zavatteri-, senza le altre strutture di supporto necessarie, senza i centri a doppia diagnosi (comunità terapeutiche  in cui c’è un percorso qualificato e ben strutturato) e  nonostante l’impegno da parte del  Comune,  rischia di rimanere  ancora incompleto. C’è ancora molto da fare per arrivare pienamente all’obiettivo che ci siamo proposti di realizzare».  

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