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Pasqua “tra parole e musica”

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di Luana Lupo

 

Radio Spazio Noi inBlu, la Radio dell’Arcidiocesi di Palermo, organizza alla presenza dell’Arcivescovo di Palermo S.Em. il Card. Paolo Romeo un evento culturale e musicale, martedì 8 aprile alle ore 21,00 presso la Chiesa del SS. Salvatore di Palermo.

La formula scelta è quella dell’Oratorio, perché riesce a tenere insieme la preghiera, la musica e la sacralità della ricorrenza pasquale: per augurare ai fedeli Una Buona Pasqua “Tra Parole e Musica”.

L’evento è organizzato con la compartecipazione delle principali istituzioni culturali, pastorali e organizzative dell’Arcidiocesi e di un importante partner privato.

Padre Cosimo Scordato introdurrà la lettura di Salvatore Pizzillo dell’Oratorio per Don Giuseppe, scritto da Franco Scaldati per Don Pino Puglisi, il prete ucciso dalla mafia nel 1993 a Brancaccio. Un omaggio per ricordare quella che l’Arcivescovo Paolo Romeo, in occasione del diciottesimo anniversario della morte, ha definito «barbara e sacrilega uccisione per mano mafiosa; eppure il dolore per la sua assenza continua a essere fecondo per la nostra comunità diocesana».

 

Un dolore ma, soprattutto, un ricordo ancora vivo che va costantemente alimentato e  testimoniato nella preghiera e nella vita di tutti i giorni. Padre Scordato, nella sua introduzione al testo, ha infatti sottolineato l’importanza di ricordare Padre Puglisi anche attraverso la poesia e, in particolare, attraverso questi versi umili di Scaldati che ne colgono la santità poetica: «L’anima di Don Giuseppe interessa a Scaldati, non quella tradizionale che si oppone al corpo, (in questo senso essa è molto corporea), quanto piuttosto quella che  consente di cogliere la leggerezza di una persona che, pur circondata dallo sguardo minaccioso del mafioso assassino, sostiene l’autentica leggerezza dell’essere al cospetto del mondo».

Nell’Oratorio, come spiega Scordato, «tutto sembra sospeso tra cielo e terra, testimoni gli  alberi, gli uccelli, gli stessi angeli; la metafora dentro la quale prende corpo la scena è quella  del giardino e del giardiniere, quella biblica del paradiso terrestre, nella quale il giardiniere ha disposto tempi e stagioni per la gioia dell’uomo; ma qualcosa turba questa quiete delle origini e le stesse pietre diventano oscure e opache: macigno che minaccia».

Una poesia teatrale, dinamica che attraverso un indomabile dialetto siciliano descrive la scena e la rende nitida e vibrante. L’opera – come sostiene Francesca Del Grosso –, sprovvista del racconto, della parabola, della narrazione, mette in evidenza la volontà da parte dell’autore di non voler procedere attraverso la mera cronaca, ma attraverso un registro poetico di versi frammentati, sospesi tra cielo e terra, che colgono l’incontro-scontro tra Don Puglisi e il suo assassino. Ma – conclude Padre Scordato: «al suo morire nasce una nuova aurora abitata da una sinfonia di profumi, il giardino fa risuonare la musica di ogni strumento, mentre il cielo si è riempito di nuove stelle e al cielo della sua anima volano gli stessi Angeli: ascolta, ascolta: cantano!».

Alla lettura dell’Oratorio per Don Giuseppe di Franco Scaldati, seguirà l’esecuzione di tre brani musicali dal repertorio di J.S. Bach – Sinfonia dall’Oratorio di Pasqua BWV 249; Concerto in Re Maggiore per cembalo e archi BWV 1054; Cantata “È quanto mi basta” BWV 82.

 

SCARICA QUI IL PROGRAMMA

 

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