Senza categoria

“Interrogativi dell’etica e orizzonti di fede”. Uno spazio di riflessione sapienziale e di confronto aperto in Viale delle Scienze

Loading

etics.png

 

di Antonio Bellingreri 

Un gruppo di docenti universitari che fanno nella loro vita un cammino di fede cattolica, afferenti a diversi dipartimenti dell’Ateneo di Palermo, hanno proposto per l’anno accademico in corso un ciclo di seminari su «Interrogativi dell’etica e orizzonti di fede».

Si tratta di un’iniziativa aperta a tutti gli studenti di tutte le facoltà e organizzato in collaborazione col Centro di pastorale universitaria dell’Arcidiocesi e con la fattiva partecipazione della Cappellania universitaria che, ormai da qualche anno, ha sede stabile in Viale delle Scienze, nella cittadella universitaria del Parco Orléans.

Come si evince dal volantino allegato, che presenta nei dettagli tutti i sei incontri, si è pensato di invitare a riflettere su alcune sfide etiche del nostro tempo, che a diverso titolo interessano tutti, credenti e non credenti – diversamente credenti, come forse è opportuno oggi esprimersi. Dopo il seminario introduttivo – una vera e propria tavola rotonda con tre interlocutori sul tema stesso che porta il titolo del ciclo – ciascuna seduta impegna due relatori; meglio, un relatore che affronta dalla sua prospettiva l’argomento scelto e un discussant che entra con lui in dialogo critico, anche mettendone in questione tesi e orizzonte presentati. Bisogna dire che nei primi due incontri, ad ottobre ed a novembre, si è registrato il sold out, un vero e proprio successo di pubblico, e una straordinaria vivacità nei molti, veramente numerosi studenti che si sono iscritti a parlare nel corso della seconda parte dei pomeriggi, espressamente dedicata al dibattito.

Tra quanti hanno lavorato per mettere in piedi e far camminare questi seminari, è forte la convinzione che sia un compito aperto, e del massimo rilievo, la formazione di un ethos condiviso all’interno delle comunità politiche, locali e nazionali. Ora, una condizione che può avviarne l’impostazione in modo adeguato, è quella di assumere di fronte a queste sfide una posizione non-ideologica. Si tratta, da un lato, di vivere l’appartenenza religiosa in modo non fondamentalista: accettando di condurre un dialogo appassionato e non segnato da pregiudizi, come si addice ai cittadini di una società post-secolare. Dall’altro lato, per chi si definisce laico, è necessario assumere una posizione non laicista, accettando la religione come sfida cognitiva. È, possiamo anche scrivere, un atteggiamento di riconoscimento reciproco che intende la secolarizzazione in modo positivo, come processo di apprendimento reciproco: che sa accettare tutte le fonti di vita e di cultura che alimentano le persone e le comunità. Per i cittadini “religiosamente stonati”, ciò porta a non negare apriori il contenuto razionale dei contributi formulati in linguaggi religiosi; mentre per i cittadini religiosamente formati, il compito è di rendersi disponibili alla «traduzione cooperativa» dei contributi razionali delle proprie concezioni, in un linguaggio che possa essere a tutti comunicabile.

Può essere utile ai lettori di questa presentazione dell’iniziativa venire a conoscenza del fatto che il ciclo di seminari ha avuto l’approvazione come attività didattica libera a scelta dello studente e consente l’acquisizione di Crediti Formativi Universitari; hanno deliberato in tal senso i Consigli dei Corsi di studi di Scienze dell’educazione e di Scienze della formazione primaria.

 

Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università di Palermo

 

MERCOLEDI’ 21 GENNAIO 2015, dalle ore 15.00 alle ore 18.20

ANTONIO BELLINGRERI, Etica e amore di coppia

Discussant: ALESSANDRA SALERNO

 

MARTEDI’ 3 MARZO 2015, dalle ore 9.00 alle ore 12.20

MASSIMO RECALCATI, Ritratti del desiderio

Discussant: GIORGIO PALUMBO

 

22 APRILE 2015, dalle ore 15.00 alle ore 18.20

LUCIANO SESTA, VITTORIO VILLA, Bioetica di inizio vita tra morale e diritto

 

28 MAGGIO  2015, dalle ore 15.00 alle ore 18.20

NUNZIO GALANTINO, La dimensione sociale dell’evangelizzazione

Discussant: GIUSEPPE NOTARSTEFANO

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *